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AVVISO AL PUBBLICO
L'UTENZA SI RICEVE SU APPUNTAMENTO, CHE DOVRA’ ESSERE OBBLIGATORIAMENTE CONCORDATO TRAMITE INDIRIZZO MAIL DEL FUNZIONARIO RESPONSABILE PER TERRITORIO COMUNALE.
GLI ORARI DI RICEVIMENTO DEI FUNZIONARI, SONO I SEGUENTI:
ARCHITETTI
Arch. FABIANO : mercoledì dalle ore 10:00 alle ore 12:00 ( daniela.fabiano@cultura.gov.it )
Ing. FORNARO : lunedì dalle ore 09:00 alle ore 11:00 ( domenicantonio.fornaro@cultura.gov.it )
Arch. ROCIOLA : mercoledì dalle ore 10:00 alle ore 12:00 ( giuseppefrancesco.rociola@cultura.gov.it )
Arch. SECCIA : martedì dalle ore 11:00 alle 13:00 ( eligio.seccia@cultura.gov.it )
ARCHEOLOGI
dott. MUNTONI : lunedì dalle ore 09:00 alle ore 13:00 ( italomaria.muntoni@cultura.gov.it )
dott.ssa PIAN : giovedì dalle ore 09:00 alle ore 13:00 ( donatella.pian@cultura.gov.it )
STORICO DELL’ARTE
dott.ssa DI MICCO : mercoledì dalle ore 09:00 alle ore 12:00 ( maria.dimicco@cultura.gov.it )
PER QUALSIASI INFORMAZIONE O CHIARIMENTO RIVOLGERSI AL SEGUENTE NUMERO: 0881-723341
EVENTI
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NEWS
AVVISO DI SELEZIONE PER IL CONFERIMENTO DI INCARCHI DI COLLABORAZIONE
Decreto di nomina commissione giudicatrice
Decreto nomina commissione collaboratori
AVVISO PUBBLICO 2023
****AGGIORNAMENTO GRADUATORIE****
→ nella SEZIONE BANDI e AVVVISI ←
DECRETO MINISTERIALE per la posa in opera di elementi o strutture amovibili
→ nella Sezione AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE → Provvedimenti Aminnistrativi ←
Verso il nuovo Museo Nazionale di Foggia, in arrivo 5 milioni dal Ministero della Cultura, per
"La casa dei Tesori della Daunia".
Le risorse, facenti parte del Piano Strategico Grandi Progetti Culturali, saranno destinate al completamento dei lavori di restauro e adeguamento impiantistico di Palazzo Galiani Filiasi, futura sede del Museo, futura sede del Museo Nazionale di Foggia.
La Soprintendente Guarnieri:
"Un’occasione straordinaria perla crescita e la valorizzazione della città e di tutto il suo territorio "
Come già annunciato nei giorni scorsi dal Ministrodella Cultura Dario Franceschini,sono 28 i nuovi progetti e le acquisizioni in tutta Italia volte al recupero e alla valorizzazione di monumenti e siti archeologici, con l’utilizzo di 106 milioni di euro stanziati dal Piano Strategico Grandi Progetti Culturali, di cui 5 milioni destinati al completamento dei lavori di restauro e di adeguamento impiantistico di Palazzo Galiani Filiasi, futura sede del Museo Nazionale di Foggia. Sono questi i grandi numeri che ruotano intorno alla programmazione approvata dal MiC per l’annualità 2023, relativa allerisorse del fondo istituito con il decreto Art Bonus, in grado di fornire una spintasignificativa a un territorio pugliese dalle opportunità spesso ridotte. Prosegue così quell'impegno forte e deciso del Ministero della Cultura nei confronti del patrimonio culturale nazionale che costituisce ormai un dato consolidato dell'azione di governo e una leva fondamentale della politica economica italiana.
Si tratta dell’unico ‘Grande Progetto’ finanziato in Puglia, che ha avuto l’approvazione del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici ed è stato molto apprezzato dal Segretariato Generale del MiC, dalla Direzione generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio e dalla Direzione Generale Musei, che hanno fortemente sostenuto l’iniziativa, mostrando grande attenzione per il territorio foggiano.
L’intervento prevede la creazione del Museo Nazionale di Foggia, destinato alla conservazione e alla valorizzazione dei reperti archeologici trafugati nel territorio e recuperati prevalentemente dai Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, di cui una gran parte è stata già consegnata alla Soprintendenza(altri sono in deposito a Bari, a Taranto e in altri siti non solo pugliesi). La sede del museo è stata individuata nel settecentesco Palazzo Galiani Filiasi, ubicato nel centro storico di Foggia, che già ospita, al piano interrato,uno dei depositi archeologici della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio. Oggetto dell’intervento saràil restauro del monumento e il contestuale allestimento degli ambienti del nuovo Museo Nazionale.
"La Capitanata è contraddistinta dalla presenza di un rilevante patrimonio archeologico che, grazie alle ricerche condotte nel corso degli anni e alla attività degli Istituti del MiC succedutisi nel tempo, è stato oggetto di studi di progetti di valorizzazione, che si sono concretizzati soprattutto nella realizzazione di numerosi musei in collaborazione con gli enti locali. Al tempo stessoè un territorio interessato da un rilevante fenomeno di scavo clandestino e dalla conseguente incessante attività di contrasto e recupero dei reperti trafugati, effettuata da parte delle forze dell’ordine-spiega l'architetto Anita Guarnieri, Soprintendente per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, che ha concepito il progetto. “Il nuovo Museo del MiC si pone come una sorta di hub al centro di una rete di piccoli musei locali diffusi sul territorio, e ha come focus quello di restituire beni che lo scavo clandestino aveva sottratto alle comunità e di raccontare una nuova storia, di legalità, di identità, di tutela e soprattutto di educazione al patrimonio culturale dell’antica Daunia. Il progetto prevede anche un’attività sinergica di cooperazione: con la regia della Soprintendenza potranno, infatti, instaurarsi collaborazioni e partnership di qualità, per raggiungere in maniera ampia e integrata tutti gli obiettivi”
Con questo intervento si potrà realizzare una grande operazione di valorizzazione per una città che presenta realtà difficili e complesse e che merita di recuperare una sua identità, divenendo un nuovo polo culturale di rilevanza nazionale ed internazionale.
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO:
Si informa, che sono attive le nuove caselle di posta elettronica
LA NUOVA MAIL DI POSTA ELETTRONICA SARA':
sabap-fg@cultura.gov.it
LA NUOVA PEC SARA':
sabap-fg@pec.cultura.gov.it
Approfondimenti in News
Il sito della SABAP-FG si arricchisce di nuove pagine:
- Attività sul territorio - patrimonio storico-artistico;
- Sanificazione dei beni culturali.
Rinvenimento di un cippo graccano in agro di Celenza Valfortore (FG), località Gruttolo
Di recente a Celenza Valfortore, in località Gruttolo, circa 3 km a SO della città, su segnalazione del sig. Francesco Carusillo, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia ha recuperato un cippo di centuriazione che giaceva sul fondo dell’invaso artificiale di Occhito, in prossimità della sponda orientale. Il recupero è stato eseguito sotto la direzione del Soprintendente ad interim arch. Maria Piccarreta, a cura del Funzionario archeologo responsabile dott. Domenico Oione e del Responsabile Area Funzionale Patrimonio Archeologico dott. Italo Maria Muntoni.
Problematica l’assegnazione del cippo, e quindi della limitatio da esso testimoniata ad un territorio cittadino, da riferire all’ampio ager Lucerinus.
Il cippo rinvenuto, il terzo dal territorio, rappresenta una preziosa testimonianza per la comprensione del processo di ristrutturazione fondiaria ascrivibile alla Lex Sempronia del 133 a.C. che investì anche la valle del Fortore.
Il cippo, databile al 130 a.C., presenta lungo il tronco l’epigrafe:
[---]
C(aius) Sem[proni(us) Ti(beri) f(ilius)]
IIIvir(i) a(gris) i(udicandis) a(dsignandis)
La base grezza era infissa nel terreno mentre sulla superficie cilindrica è riportato il nome di Gaio Sempronio Gracco, figlio di Tiberio, probabilmente affiancato da quello di Marco Fulvio Flacco che doveva essere iscritto nella parte superiore della colonnina, purtroppo mutila. Segue l’indicazione della loro carica – Tresviri A(gris) I(udicandis) A(dsignandis) – “commissari incaricati di giudicare e assegnare i terreni”.
Si tratta di uno dei cippi gromatici che testimoniano l’attività della commissione agraria graccana in ottemperanza alla riforma agraria di Tiberio Gracco, che avviò un’imponente opera di misurazione dell’agro pubblico presente in Italia.
Provvisoriamente il cippo è stato depositato, grazie alla preziosa collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Celenza Valfortore (Sindaco dott. Luigi Iamele, Vice Sindaco dott. Stefano Gesualdi), in uno dei locali comunali posti al di sotto della piazza “Alessandro Malice”.
Rinvenimento dell’anfiteatro romano di Teanum Apulum
Scavo archeologico eseguito dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia nel Comune di San Paolo di Civitate (FG) - loc. Pezze della Chiesa
Il Soprintendente Arch. Maria Piccarreta insieme col Dott. Domenico Oione hanno il piacere di comunicare quanto segue.
Il monumento rinvenuto, sinora sconosciuto, rappresenta una testimonianza archeologica di straordinaria importanza per la città di San Paolo di Civitate e per la comprensione dell’assetto urbanistico del municipium di Teanum Apulum. Questo, con molta probabilità, è da collocarsi topograficamente nei pressi del circuito murario della città romana, come di consueto.
L’insediamento daunio di Tiati era caratterizzato da un’occupazione di tipo sparso sulle alture di Coppa Mengoni, Pezze della Chiesa, Mezzana, Piani di Lauria e l’area compresa fra il Regio Tratturo “Aquila-Foggia” e la Marana della Defensola.
Nel corso del IV secolo a.C. la penetrazione sannita nel territorio di Tiati era tale che la città prese parte alla seconda guerra sannitica, alleandosi con i Sanniti contro Roma. La sconfitta nel 318 a.C. determinò un patto di alleanza tra Tiati e Roma e il territorio, confiscato ai ceti dirigenti indigeni anti-romani, fu dato in affitto all’aristocrazia locale filo-romana. La presenza di Roma portò ad una ristrutturazione del territorio, che cancellò gli insediamenti sparsi e l’abitato di Teanum Apulum fu concentrato in un’area ristretta tra Coppa Mengoni e Pezze della Chiesa.
Nell’ambito della programmazione dei lavori pubblici 2017-2019 del Ministero è stato finanziato il progetto “San Paolo di Civitate (FG): tombe daunie e strutture romane. Pronto intervento di scavo archeologico e completamento dello scavo e protezione”. Sono state condotte dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia indagini archeologiche che hanno interessato parte dell’insediamento pluristratificato di Tiati-Teanum Apulum-Civitate, tutelato negli anni ‘90 ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio.
Le attività si sono in parte concentrate nella zona in loc. Pezze della Chiesa in cui emergevano dal piano di campagna attuale resti evidenti di età romana: un ambiente voltato in opera cementizia con paramenti in opera laterizia, pertinenti a una struttura monumentale prospiciente il Regio Tratturo “Aquila-Foggia” che si è rivelata essere uno degli accessi all’anfiteatro di Teanum Apulum.
Gli interventi hanno consentito di riportare alla luce, inaspettatamente, una porzione dell’edificio pubblico, databile al I-II secolo d.C. La sua localizzazione non era nota nell’ambito delle strutture urbane della città romana.
L’anfiteatro risulta costituito da murature imponenti, caratterizzate da un possente nucleo in opus caementicium e paramenti in opus latericium perfettamente conservati. Non permane purtroppo l’elevato della cavea, testimoniato dalla sola presenza di sporadici resti delle gradinate inferiori. Si conserva, invece, gran parte di uno degli accessi e la parte terminale della cavea.
Al momento dell’abbandono, probabilmente in età tardoantica/altomedievale, l’anfiteatro fu oggetto di spolio e di distruzione e l’area fu verosimilmente riutilizzata come necropoli, come testimonierebbe la presenza di sporadiche tracce dell’impianto di sepolture nelle zone un tempo destinate alle gradinate della cavea.
Indagini di più ampio respiro potranno consentire una maggiore comprensione dell’ampiezza del monumento nonché della sua capacità. Il proseguo dei lavori potrà mettere in luce ulteriori porzioni di quella che, al momento, risulta essere la più grande scoperta della città romana di Teanum Apulum di sempre.
Le indagini archeologiche sono svolte dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia:
- Soprintendente ad interim arch. Maria Piccarreta,
- RUP dott. Italo M. Muntoni,
- Progettista e DL dott. Domenico Oione,
- Direttore operativo geom. Enrico Cornetta,
- Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione
arch. Daniela Fabiano,
- Funzionario restauratore Salvatore Patete
- Assistente Tecnico Franco Racano.
I lavori di scavo sono stati affidati alla Ditta Nostoi Srl e si sono svolti in stretta collaborazione con l’Amministrazione comunale di San Paolo di Civitate, rappresentata dal Sindaco dr. Francesco Marino.
